In passato venivano già utilizzati i fili di sospensione per migliorare le imperfezioni della punta del naso quali punta troppo bassa o punta troppo larga.

Con il tempo tale tecnica era stata accantonata per le problematiche relative ai fili di sospensione di vecchia generazione troppo ingombranti, che necessitavano di nodi e che quindi potevano dare risultati poco soddisfacenti.

Con i fili di sospensione di ultima generazione si possono avere eccellenti e naturali risultati in termini di innalzamento e restringimento della punta del naso.

I fili di sospensione o di trazione, vengono utilizzati da tempo per il lifting non chirurgico, tecnica ambulatoriale che permette di risollevare i tessuti del collo, del viso (guance, zigomi, linea mandibolare) e del corpo (braccia, cosce) che perdono tonicità con il passare del tempo o in seguito ad altre problematiche (repentine variazioni di peso, pelle scarsamente elastica, ecc.).

L’evoluzione di tali fili di sospensione ha permesso il loro utilizzo anche per migliorare l’aspetto del naso e per il modellamento delle orecchie a ventola mediante il trattamento ambulatoriale di otoplastica non chirurgica.

Tali fili possono essere composti da sostanze di diversa natura (PDO: polidioxanone, Caprolactone, acido polilattico, ecc.) e di diversa composizione (lisci, con ancore singole o doppie, elastici, ecc.).

Personalmente utilizzo prevalentemente i fili sia in PDO che Caprolactone, ma con doppie ancore (barbed) che permettono un ottimo ancoraggio ai tessuti e un eccellente sollevamento di quest’ultimi.

Il modellamento della punta del naso con fili di sospensione è un trattamento ambulatoriale, di rapida esecuzione, con ritorno del paziente alla normale vita sociale pressochè immediato.

Dopo aver individuato il problema da risolvere (punta troppo scesa o troppo larga), si procede ad iniettare una minima quantità di anestetico sulla zona da trattare. Si procede quindi introducendo i fili di sospensione attraverso un piccolissimo foro (fatto mediante un ago ipodermico) a livello della regione inferiore del naso. Per l’innalzamento della punta, tali fili vengono fatti passare attraverso il dorso del naso per fuoriuscire a livello della radice del naso, cioè la parte più alta. Per il restringimento della punta il filo attraverserà i tessuti dall’ala nasale sinistra a quella destra e viceversa.

Mediante una trazione eseguita dall’esterno, verranno aperte le alette a spina di pesce presenti lungo tutto il filo che andranno ad ancorarsi ai tessuti circostanti e innalzando così la punta del naso nel caso di punta cadente o restringendola nel caso di punta larga.

Dopo il trattamento residuerà un piccolo pomfo nel punto di entrata del filo e una possibile leggera ecchimosi nella zona trattata.

Nelle settimane successive al trattamento la naturale fibrosi dei tessuti molli permetterà una maggiore retrazione a livello delle zone trattate permettendo di evidenziare un risultato ottimale e del tutto naturale.

La durata di tale miglioramento varia in base alla risposta dei tessuti del paziente, ma in media ha una durata di 12-17 mesi.

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