Ecco le domande più frequenti che mi vengono rivolte dalle pazienti prima dell’intervento di lifting del seno detto anche mastopessi.

La mastopessi è l’intervento chirurgico necessario nei casi in cui siano presenti delle mammelle ptosiche (scese verso il basso) che abbiano perso il naturale volume e con i capezzoli posizionati più in basso e lateralmente rispetto alla posizione ottimale.

L’intervento di mastopessi è adatto a tutte quelle donne che in seguito a variazione di peso (dimagrimento e aumento di esso), invecchiamento, ecc, desiderino ridare una giusta forma e tonicita’ al proprio seno. Questo intervento può essere effettuato a tutte le età
La mastopessi viene effettuata in anestesia generale e il paziente viene seguito per tutto il tempo dell’intervento da un medico anestesista.
Prima di entrare in sala operatoria verranno effettuati dei disegni operatori attraverso i quali si riprodurranno la forma e la grandezza del seno ottenibile attraverso l’operazione.

L’atto chirurgico consiste nell’asportazione di pelle e di grasso in eccesso, lifting del complesso areola-capezzolo (spostamento e riposizionamento verso l’alto) e sutura dei tessuti molli.

Se necessario vengono aggiunte delle protesi per dare un giusto volume ed una adeguata rotondità.

Sì. La mastopessi serve a dare una nuova forma e tonicità alle mammelle ptosiche. Se presenti già delle protesi, possono essere lasciate in situ o, se necessario, sostituite con altre di forma e dimensioni più adeguate, in modo da ottenere il rimodellamento migliore.
Di fondamentale importanza è appurare lo stato di salute della paziente. Sarà quindi necessario eseguire esami medici-diagnostici che verranno appositamente prescritti. Il giorno dell’intervento è importante che la paziente sia in buona salute; anche in caso di una semplice influenza o raffreddore, l’operazione potrebbe essere rimandata.

Subito dopo l’operazione, la paziente verrà risvegliata per essere cosciente nell’arco di una-due ore circa. L’effetto dell’anestetico, che dura circa per altre 4-5 ore post-intervento eviterà fastidiosi dolori nella zona operata. Durante la prima notte vengono normalmente somministrati blandi analgesici (Tachipirina, Aulin, ecc).

Al termine della mastopessi verrà fatto indossare un apposito reggiseno che la paziente dovrà portare per un mese giorno e notte.
A 3 settimane post-intervento verranno rimossi i fili di sutura.

Le complicanze sono rare e generalmente vengono ridotte al minimo effettuando le dovute precauzioni durante l’intervento e nel periodo post-chirurgico.

Le complicanze della mastopessi possono essere:

  • INFEZIONE DELLA ZONA TRATTATA: si riducono al minimo tali rischi effettuando l’operazione in opportuna sala operatoria in assoluta sterilità. Al termine della mastopessi il paziente dovrà eseguire terapia antibiotica per evitare qualsiasi rischio di infezione esterna.
  • FORMAZIONE DI SIEROMA O EMATOMA: sono delle raccolte di liquidi o sangue che normalmente si formano e che vengono rimosse mediante appositi drenaggi applicati durante l’intervento;
  • RISCHIO DI EMBOLIE: il rischio di embolie, presente in una elevata percentuale di interventi chirurgici viene ridotta al minimo con opportuna terapia a base di eparina, mobilizzazione precoce, calze elasto-compressive indossate giorno e notte.
  • CICATRICE ESTETICAMENTE POCO ACCETTABILE: dopo l’intervento di mastopessi sarà compito della paziente effettuare massaggi con determinate creme, applicare gel di silicone ed altro per avere il massimo risultato estetico della cicatrice.

Quest’ultima potrebbe inoltre presentarsi poco accettabile esteticamente in caso in cui dopo l’intervento, facendo dei movimenti poco inappropriati, la cicatrice potrebbe riaprirsi diventando così irregolare e di dimensione maggiore. Infine non è prevedibile una cattiva cicatrizzazione dei tessuti della paziente stessa (tendenza alla formazione di cheloidi o di cicatrici ipertrofiche).

Il risultato dovrebbe essere di lungo termine, ma non è possibile dare certezze, in quanto in questi interventi sono molte le variabili da tenere in considerazione. Inoltre importanti variazioni di peso, l’invecchiamento (dopo diversi anni dalla mastopessi) e l’allattamento potranno far variare i risultati.
A seconda della forma iniziale da correggere, l’intervento di mastopessi potrà essere limitato all’area del complesso areola-capezzolo o riguardare tutta la mammella.

Le cicatrici che residueranno saranno quindi soltanto peri-areolari, riguardare anche il polo inferiore della mammella (cicatrice verticale) e nei casi di maggiore correzione anche il solco mammario (cicatrice orizzontale).

Nelle ore successive all’intervento di mastopessi, la paziente si alzerà dal letto e potrà camminare senza particolari problemi.
Sarà necessario evitare particolari sforzi nelle prime due settimane post-intervento ( es. portare le buste della spesa, prendere il bimbo in braccio, ecc).
L’attività sportiva cosi come quella sessuale potranno essere riprese gradatamente dopo 3-4 settimane dall’operazione.
Inizialmente il seno apparirà più grande ed alto del dovuto a causa di normale gonfiore ed ematoma post intervento, cosi come sarà particolarmente duro al tatto. Nell’arco delle settimane-mesi successivi tali effetti collaterali andranno via via svanendo permettendo alle mammelle di acquistare morbidezza e naturalezza.

A 12 mesi dall’intervento verranno eseguite delle foto che messe a confronto con quelle precedenti all’operazione permetteranno una migliore valutazione del risultato ottenuto.

 

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