Ecco le domande più frequenti che mi vengono rivolte dalle pazienti prima dell’intervento di lifting del seno detto anche mastopessi.
La mastopessi è l’intervento chirurgico necessario nei casi in cui siano presenti delle mammelle ptosiche (scese verso il basso) che abbiano perso il naturale volume e con i capezzoli posizionati più in basso e lateralmente rispetto alla posizione ottimale.
Prima di entrare in sala operatoria verranno effettuati dei disegni operatori attraverso i quali si riprodurranno la forma e la grandezza del seno ottenibile attraverso l’operazione.
L’atto chirurgico consiste nell’asportazione di pelle e di grasso in eccesso, lifting del complesso areola-capezzolo (spostamento e riposizionamento verso l’alto) e sutura dei tessuti molli.
Se necessario vengono aggiunte delle protesi per dare un giusto volume ed una adeguata rotondità.
Subito dopo l’operazione, la paziente verrà risvegliata per essere cosciente nell’arco di una-due ore circa. L’effetto dell’anestetico, che dura circa per altre 4-5 ore post-intervento eviterà fastidiosi dolori nella zona operata. Durante la prima notte vengono normalmente somministrati blandi analgesici (Tachipirina, Aulin, ecc).
Al termine della mastopessi verrà fatto indossare un apposito reggiseno che la paziente dovrà portare per un mese giorno e notte.
A 3 settimane post-intervento verranno rimossi i fili di sutura.
Le complicanze della mastopessi possono essere:
- INFEZIONE DELLA ZONA TRATTATA: si riducono al minimo tali rischi effettuando l’operazione in opportuna sala operatoria in assoluta sterilità. Al termine della mastopessi il paziente dovrà eseguire terapia antibiotica per evitare qualsiasi rischio di infezione esterna.
- FORMAZIONE DI SIEROMA O EMATOMA: sono delle raccolte di liquidi o sangue che normalmente si formano e che vengono rimosse mediante appositi drenaggi applicati durante l’intervento;
- RISCHIO DI EMBOLIE: il rischio di embolie, presente in una elevata percentuale di interventi chirurgici viene ridotta al minimo con opportuna terapia a base di eparina, mobilizzazione precoce, calze elasto-compressive indossate giorno e notte.
- CICATRICE ESTETICAMENTE POCO ACCETTABILE: dopo l’intervento di mastopessi sarà compito della paziente effettuare massaggi con determinate creme, applicare gel di silicone ed altro per avere il massimo risultato estetico della cicatrice.
Quest’ultima potrebbe inoltre presentarsi poco accettabile esteticamente in caso in cui dopo l’intervento, facendo dei movimenti poco inappropriati, la cicatrice potrebbe riaprirsi diventando così irregolare e di dimensione maggiore. Infine non è prevedibile una cattiva cicatrizzazione dei tessuti della paziente stessa (tendenza alla formazione di cheloidi o di cicatrici ipertrofiche).
Le cicatrici che residueranno saranno quindi soltanto peri-areolari, riguardare anche il polo inferiore della mammella (cicatrice verticale) e nei casi di maggiore correzione anche il solco mammario (cicatrice orizzontale).
Sarà necessario evitare particolari sforzi nelle prime due settimane post-intervento ( es. portare le buste della spesa, prendere il bimbo in braccio, ecc).
L’attività sportiva cosi come quella sessuale potranno essere riprese gradatamente dopo 3-4 settimane dall’operazione.
A 12 mesi dall’intervento verranno eseguite delle foto che messe a confronto con quelle precedenti all’operazione permetteranno una migliore valutazione del risultato ottenuto.
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