Trapianto di Capelli

• Alopecia androgenetica: la perdita di capelli avviene maggiormente nei soggetti maschili. Generalmente essa è dovuta ad una variazione dell’ormone chiamato testosterone, che comporta una perdita prevalentemente nelle zone centrali del cuoio capelluto (forma denominata “a ferro di cavallo”).
• Predisposizione genetica: solitamente in tale caso il padre o altri familiari di sesso maschile (o più raramente di sesso femminile) presentano la stessa problematica.
• Alopecia da stress: eccessivi e prolungati stress fisici e/o psicologici possono portare a lungo termine alla perdita dei capelli.
• Alopecia da cause dermatologiche: alcune problematiche o malattie presenti a livello della pelle, possono comportare una perdita parziale o totale dei capelli.
• Alopecia da incidente: traumi di varia natura, ustioni, cicatrici residue ed altre lesioni del cuoio capelluto possono dare come conseguenza l’alopecia.
• Alopecia post-parto: molte donne in seguito a stimoli ormonali avuti durante la gravidanza e l’allattamento hanno un diradamento più o meno importante che può permanere definitivamente.
• Alopecia da trattamento medico: ciò può avvenire in seguito alla somministrazione prolungata di determinati farmaci, o quando il soggetto viene sottoposto a trattamenti di chemioterapia. In quest’ultimo caso l’alopecia può essere anche di natura reversibile.

Il trapianto di capelli è adatto a tutti quei soggetti, sia uomini che donne, che abbiano subito per diverse problematiche la perdita di capelli, risultandone così un diradamento o una zona totalmente glabra.
Non esiste un’età esatta per sottoporsi a tale metodica. La problematica della perdita di capelli può essere risolta mediante trapianto già dai 18 anni sino ad arrivare ai 70 ed oltre.

Il trapianto di capelli è controindicato nel caso siano presenti problematiche importanti di salute del soggetto (malattie cardiovascolari, malattie respiratorie gravi, diabete conclamato, alterazione della coagulazione, ecc.)
Il trapianto di capelli non può essere effettuato inoltre nei casi in cui la zona donatrice presenti una scarsa quantità di capelli.
Altre cause vengono rappresentate dalla presenza di cicatrici sul cuoio capelluto e da infezioni dermatologiche in atto in tale zona.

Come per ogni intervento chirurgico prima del trapianto di capelli è necessaria una visita dallo specialista. In tale occasione il dottor Leva esaminerà il cuoio capelluto sia nella zona dove impiantare i capelli, sia nella zona da cui prelevare gli stessi. Verrà quindi compilata la cartella clinica medica, fondamentale per conoscere eventuali malattie o problematiche di salute del paziente che potrebbero compromettere l’esito dell’operazione. Nel caso di malattie non gravi potrebbero essere curate o tenute sotto controllo, permettendo così di effettuare l’intervento (es. In caso di diabete moderato, ipertensione arteriosa lieve, ecc).
Nella fase successiva della visita vengono mostrate al paziente foto di altri soggetti già sottoposti a trapianto di capelli, con i relativi risultati. Si passerà quindi ad illustrare la tecnica chirurgica, le cicatrici che residuano dall’operazione, la fase preparatoria pre-intervento e il periodo post-intervento. Vengono infine consegnate al paziente le note informative contenute in un fascicolo, che dovranno essere compilate, firmate e restituite il giorno dell’intervento, nonché una lista di esami medici da svolgere prima dell’operazione (esame del sangue, esame delle urine, elettrocardiogramma ed altri esami specifici se necessari al paziente).

Le tecniche principalmente utilizzate nel trapianto di capelli sono la fue (o fut) e la fuss.

La fue (follicolar unit extraction o estrazione di unità follicolari) è una tecnica chirurgica attraverso la quale i capelli da impiantare vengono presi singolarmente dalla zona donatrice (generalmente la nuca). Il vantaggio di tale tecnica è dato dalla mancanza di una cicatrice estesa. Gli svantaggi sono dati dal fatto che il numero di capelli da prelevare con la fue è limitato, e sufficiente a coprire piccole aree del cuoio capelluto (soltanto tempie, zona del vertice o zona frontale). Nei casi di cattiva cicatrizzazione da parte del paziente, possono rimanere tante piccole più o meno evidenti cicatrici.

La tecnica fuss (follicular unit strip surgery) è la tecnica chirurgica attraverso la quale una striscia di cuoio capelluto di adeguate dimensioni viene prelevata dalla zona donatrice, che generalmente si trova al livello della nuca. Tale striscia cutanea, contenente centinaia o migliaia di capelli, viene sezionata in piccole striscioline, per poi ricavarne i capelli che verranno singolarmente installati nelle zone riceventi.
Entrambe le tecniche vengono effettuate mediante anestesia locale e sedazione del paziente. Tale anestesia ha il vantaggio di poter essere smaltita rapidamente dall’organismo, e nello stesso tempo di eliminare il dolore anche nelle ore successive all’intervento. Una volta prelevati i singoli capelli o la striscia cutanea, in entrambi i casi, si procede alla preparazione con isolamento di ogni singolo capello e rispettivo bulbo. Nella terza ed ultima fase del trapianto di capelli, questi ultimi verranno impiantati singolarmente o al massimo in numero di due o tre a seconda delle zone dove vi è necessità.

Al termine dell’intervento il paziente viene risvegliato e sarà totalmente cosciente nell’arco di 1, massimo 2 ore. Sia la zona ricevente che la zona donatrice verranno coperte con una minima medicazione, che sarà poi rimossa nel giorno seguente. Intorno alla testa, all’altezza della fronte, verrà applicata una sottile fasciatura compressiva, che eviterà che l’eventuale gonfiore post-chirurgico presente a livello del cuoio capelluto si diffonda al viso. Tale gonfiore potrà essere presente per alcuni giorni o settimane. Nei mesi successivi i capelli andranno naturalmente incontro a caduta, per poi ricrescere in maniera definitiva.
Dopo l’impianto, una minima percentuale dei capelli trapiantati potrà andare incontro ad atrofia, quindi perdita definitiva, mentre quelli che rimarranno saranno stabili e duraturi. Ciò è possibile grazie alla “memoria genetica” dei capelli, che farà in modo che questi ultimi non siano sottoposti allo stimolo ormonale che aveva causato l’alopecia. Sia la caduta che la ricrescita dei capelli dipende dal bulbo pilifero. È infatti tale struttura che, una volta reimpiantata, permetterà la ricrescita del capello stesso.

Non esiste un numero massimo di sedute di trapianto di capelli oltre il quale non poter andare. Generalmente possono essere necessarie 1 o al massimo 2 sedute, in casi più eccezionali 3 sedute. Tale variante dipende dalla quantità di capelli da innestare e dalla percentuale dei capelli che sopravvivono al trapianto.

Allo stato attuale non esistono trattamenti alternativi al trapianto di capelli che permettano la ricrescita di questi ultimi. Le zone eventualmente con alopecia possono essere coperte con una protesi tricologica (parrucchino, ecc).