LIPOFILLING AL SENO: TUTTO CIO’ CHE DEVI SAPERE IN TERMINI DI SICUREZZA, DI RISULTATI DEFINITIVI, DI GRADO DI SODDISFAZIONE E DI GESTIONE DI POSSIBILI COMPLICANZE DI QUESTA ECCELLENTE TECNICA CHIRURGICA.

Il lipofilling al seno è uno degli interventi di  Chirurgia Plastica-Estetica in continuo aumento a livello mondiale. Attraverso uno studio effettuato da medici della VU University Medical Center di Amsterdam e pubblicato su una delle più prestigiose riviste in campo di Chirurgia Plastica-Estetica “the Aesthetic Surgery Journal” si è analizzato il lipofilling al seno prendendo in considerazione il grado di sicurezza, le possibili complicanze, il grado di soddisfazione dei pazienti e i risultati definitivi ottenibili da questo intervento. Tale studio ha analizzato numerose pubblicazioni scientifiche inerenti al lipofilling al seno che vanno dal 1996 ad oggi ricavandone risultati in termini di percentuale. Sono emersi così il grado elevato di sicurezza ed efficacia correlate alle sempre più innovative tecniche chirurgiche raggiunte in tale campo, nonché una riduzione e maggiore gestione delle possibili complicanze post-intervento. Vediamo ora quali criteri specifici sono stati utilizzati per tale studio e quali risultati sono emersi.

 

LIPOFILLING AL SENO: TECNICHE A CONFRONTO

Analizzando 21 articoli pubblicati dal 1996 ad oggi (per un totale di alcune centinaia di pazienti) e confrontando più tecniche chirurgiche utilizzate per il lipofilling al seno è emerso che la zona più utilizzata per il prelievo del tessuto adiposo (liposuzione) successivamente reimpiantato risulta essere l’addome, mentre il prelievo viene effettuato a livello dei glutei o delle braccia molto di rado e solo in caso non vi sia una adeguata quantità di tessuto adiposo da prelevare in altre zone del corpo. Molti chirurghi utilizzano l’aspirazione manuale del grasso con cannule che variano dai 2 ai 4 mm. Alcuni autori hanno utilizzato pre-operatoriamente il BRAVA system (vedi un mio articolo pubblicato su: http://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-plastica-e-ricostruttiva/1238-lipofilling-seno-reggiseno-sistema-vacuum.html). Alcuni studi hanno riportato l’utilizzo aggiuntivo di PRP al grasso innestato. La modalità di iniezione è stata diversa variando dalla tecnica multipiano a quella retrograda.

 

LIPOFILLING AL SENO: VOLUME DEFINITIVO

Ad ogni visita che effettuo prima dell’intervento del lipofilling al seno, specifico sempre alla paziente che una volta innestato il grasso potrebbe subire un riassorbimento. Ciò non accade sempre, ma in alcuni casi vi potrebbe essere una perdita del grasso innestato che va dallo 0 al 20 % più raramente in percentuali maggiori. Nella mia personale statistica l’aumento di volume definitivo è stato da mezza taglia a una taglia e mezzo, qualche paziente eccezionalmente ha aumentato il proprio seno di due taglie.

Dalla pubblicazione scientifica sopra citata su un totale di 523 pazienti studiati e seguiti nel periodo post-operatorio per un periodo di 12 mesi si è visto che la media della quantità di tessuto adiposo innestato è stata dai 225,26 cc. ai 339 cc. (si va cioè da una taglia scarsa ad una taglia e mezzo).

 

LIPOFILLING AL SENO: GRADO DI SODDISFAZIONE DEL PAZIENTE E DEL CHIRURGO

Su un totale di 6 studi effettuati da diverse equipe di chirurghi è risultato un grado di soddisfazione dei pazienti pari al 92 % e dei chirurghi che hanno effettuato l’intervento pari all’ 89%.

 

LIPOFILLING AL SENO: POSSIBILI COMPLICANZE

Attraverso questi studi si è visto che le percentuali delle possibili complicanze secondarie all’intervento di lipofilling al seno sono sovrapponibili a quelle che si possono avere dall’intervento di mastoplastica additiva con protesi. Le complicanze con le relative percentuali di pazienti sottoposti all’intervento di lipofilling al seno sono le seguenti: dolore persistente nel 25% dei casi (il dolore generalmente scompare definitivamente nell’arco dei 6-12 mesi successivi), ematoma nel 16%  (personalmente faccio defluire esternamente il sangue nelle ore successive all’operazione evitando così la formazione di ematomi), linfoadenopatia nell’8,3 %, necrosi del tessuto adiposo nel 6,6% dei casi (la necrosi comporta una perdita di una percentuale di grasso innestata), infezione della zona ricevente nello 0,9% dei casi e dello 0,6% nella zona di prelievo (personalmente effettuo il lipofilling al seno solo in ambienti idonei ovvero sale operatorie  assolutamente sterili e con specifica strumentazione opportunamente sterilizzata. Faccio effettuare inoltre alla paziente specifica copertura antibiotica post-intervento).

 

LIPOFILLING AL SENO: QUALI CONCLUSIONI POSSIAMO TRARRE

Il lipofilling al seno viene utilizzato ormai da decenni come intervento chirurgico per aumentare di dimensione e modellare le mammelle femminili. Viene utilizzato principalmente in quei soggetti che rifiutano l’applicazione di protesi mammarie e in quelli che abbiano la possibilità di poter prelevare il grasso da altre parti dal corpo.  Trovo personalmente l’intervento di lipofilling al seno così come il lipofilling in generale un eccellente modo per rimodellare e/o aumentare di volume le mammelle, ma anche tutte le parti del viso e del corpo che ne abbiano bisogno. Ciò è inoltre vantaggioso per il fatto che prelevando il grasso la zona di prelievo gioverà di un modellamento e di una riduzione di volume data dalla liposuzione. La ripresa post-operatoria è piuttosto veloce e le complicanze possono essere ridotte al minimo se l’operazione viene effettuata in specifici ed idonei ambienti con le dovute precauzioni e specializzata equipe chirurgica.

* Tutti i contenuti fotografici, grafici e testuali di questo sito sono solo a scopo informativo. I risultati di tutti gli interventi e dei servizi di chirurgia plastica e estetica descritti sul sito possono variare da persona a persona.