QUANDO E PERCHÉ SI HA IPERIDROSI.

Il problema dell’iperidrosi ovvero dell’eccessiva sudorazione,  in molti soggetti, sia uomini che donne, compare in conseguenza di situazioni di stress, stanchezza, o forti emozioni che stimolano una produzione eccessiva di sudore in una o più parti del corpo con conseguenti problematiche nella normale vita sociale. Diventa così difficile nascondere una aumentata sudorazione delle ascelle, delle mani o di altre parti del corpo che sono ben visibili a chi ci sta di fronte. L’iperidrosi può essere eliminata, anche in maniera definitiva, attraverso trattamenti medici ambulatoriali o mediante interventi chirurgici. Scopo di trattamenti e interventi è quello di interrompere la conduzione a livello nervoso che trasforma lo stimolo da parte del sistema nervoso simpatico in un’eccessiva produzione di sudore. La ripresa post-trattamento permette una ritorno alla normale vita sociale pressoché immediata senza periodi di riposo o altre limitazioni nella vita quotidiana.

CAUSE DELL’IPERIDROSI
Con il termine di iperidrosi si intende un’eccessiva funzione delle ghiandole sudoripare che comporta un’abbondante produzione di sudore. Tale problematica si presenta principalmente a livello ascellare, delle mani (palmare) e piedi (plantare), anche se in alcuni casi può essere interessato anche il cuoio capelluto, la fronte o altre zone.
L’iperidrosi può essere data da diverse cause quali:
– iperidrosi conseguente ad obesità;
– iperidrosi dovuta ad ipertiroidismo o altre malattie correlate ad alterazioni ormonali;
– iperidrosi conseguente a terapia con ormoni in caso di tumori maligni come ad esempio il carcinoma prostatico;
– iperidrosi presente nel periodo di menopausa;
Quando la causa non viene accertata si definisce iperidrosi idiopatica.
Molto spesso l’eccessiva sudorazione può essere scatenata da ansia, imbarazzo o nervosismo.
Inizia generalmente nel periodo dell’infanzia o dell’adolescenza per poi protrarsi per tutta la vita.

TERAPIA DELL’IPERIDROSI
I trattamenti per eliminare l’iperidrosi sono molteplici e possono essere raggruppati in quelli non definitivi e in quelli definitivi.
Nel primo caso il risultato ha durata limitata in quanto deve essere ripetuto periodicamente nel tempo. Nel secondo caso il risultato sarà definitivo eliminando per sempre il problema dell’iperidrosi. Il trattamento mediante tossina botulinica elimina totalmente l’iperidrosi, ma va ripetuto mediamente ogni 8-10 mesi (la durata è variabile oltre che da soggetto a soggetto anche da zona a zona).
Nel caso di trattamenti definitivi si ricorrerà invece ad interventi chirurgici quali la simpatectomia, il clampaggio a livello di specifici nervi, l’asportazione delle ghiandole sudoripare nella zona interessata.

TRATTAMENTO DELL’IPERIDROSI MEDIANTE L’UTILIZZO DI TOSSINA BOTULINICA
Scopo della tossina botulinica è quello di interrompere la trasmissione dell’impulso nervoso dal sistema nervoso simpatico alle ghiandole sudoripare di una determinata zona del corpo.
Ciò avviene in quanto iniettando la tossina nella zona di eccessiva sudorazione, a livello dei neuroni si inibisce la produzione di una sostanza denominata acetilcolina che funge da trasmettitore nell’impulso nervoso alla ghiandola produttrice di sudore.
L’infiltrazione delle zone da trattare avviene attraverso piccoli aghi distribuendo in maniera uniforme la tossina botulinica su tutta l’area. Essendo tali zone particolarmente sensibili a causa di una elevata quantità di terminazioni nocicettive (recettori del dolore), oltre all’utilizzo di un ago sottile di ridotte dimensioni, prima del trattamento viene applicata crema anestetica. Come già accennato le principali zone soggette a tale trattamento sono il palmo della mano, la pianta dei piedi e il cavo ascellare.
Su tutta l’area da infiltrare verrà disegnato un reticolo ove ad ogni quadrato corrisponde una determinata quantità di tossina botulinica da iniettare.
La ripresa delle normali attività quotidiane è pressoché immediata, mentre l’iperidrosi scomparirà nell’arco di una-due settimane.

TRATTAMENTO DELL’IPERIDROSI MEDIANTE INTERVENTO CHIRURGICO
Come già accennato si ricorre all’intervento chirurgico quando il paziente desideri eliminare definitivamente il problema dell’eccessiva sudorazione.
Gli interventi chirurgici a tale scopo sono principalmente due ovvero asportazione delle ghiandole sudoripare (tecnica utilizzata a livello delle ascelle) e intervento sul sistema nervoso simpatico attraverso la simpatectomia endoscopica toracica o in via alternativa mediante la neurocompressione (detta anche clamping).

RIMOZIONE DELLE GHIANDOLE SUDORIPARE
Tale operazione a differenza di tutti gli altri trattamenti e interventi non va ad agire bloccando l’impulso nervoso bensì permette di eliminare direttamente le ghiandole sudoripare della zona interessata.
Quest’ultime possono quindi essere rimosse asportando una losanga cutanea ove sono comprese le ghiandole o in alternativa effettuando una aspirazione mediante apposite cannule a livello superficiale sottocutaneo.

SIMPATECTOMIA ENDOSCOPICA TORACICA O SIMPATICECTOMIA
È un intervento che necessita di un’anestesia generale e di una notte di degenza in clinica. Attraverso delle incisioni a livello ascellare bilaterale si introduce uno strumento endoscopico che va ad interrompere dei nodi nervosi del sistema simpatico dai quali partono i segnali che stimolano le ghiandole a produrre sudore.

TECNICA CHIRURGICA DELLA NEUROCOMRESSIONE O CLAMPING
Con questa tecnica si va ad esercitare una compressione del nervo simpatico. In tale modo si blocca l’impulso nervoso che manda lo stimolo alle ghiandole sudoripare.

TEMPI DI RIPRESA POST-TRATTAMENTO E POST-OPERATORIO
La ripresa delle normali attività sarà variabile a seconda del trattamento o intervento a cui si viene sottoposti.
Nel caso di trattamento con tossina botulinica la ripresa è pressoché immediata.
Dopo l’aspirazione delle ghiandole sudoripare non esistono grosse limitazioni. Per gli altri interventi la ripresa totale necessita di qualche giorno in più.

RISULTATI DEI TRATTAMENTI ED INTERVENTI CHIRURGICI PER L’IPERIDROSI
I risultati sia dei trattamenti che degli interventi volti ad eliminare l’iperidrosi consentono un’alta percentuale di riuscita con grande soddisfazione dei pazienti.

RISCHI CONNESSI AI TRATTAMENTI E AGLI INTERVENTI.
Il trattamento con tossina botulinica non comporta generalmente alcun rischio, cosi come nell’aspirazione delle ghiandole ove possono essere presenti al massimo normale gonfiore e lieve dolore post-operatorio.
La rimozione di una losanga cutanea a livello ascellare può comportare in alcuni casi limitazione dei movimenti del braccio per una cicatrice retraente conseguente all’operazione.
Per quanto riguarda l’intervento di simpatectomia si possono riscontrare, anche se in percentuale bassa, le possibili complicanze:
-Sindrome di Horner con abbassamento della palpebra superiore e asimmetria del volto dovute a lesione del primo ganglio toracico.
-Pneumotorace ovvero presenza di aria o anidride carbonica tra il polmone e la parete toracica.
Infine per tutte le tecniche sopracitate non si esclude il risultato nullo dovuto a diversi e specifici fattori.

CONCLUSIONI
Personalmente ritengo molto importante risolvere la problematica di una eccessiva sudorazione in quanto la presenza di iperidrosi comporta problematiche psicologiche con non poche limitazioni nell’interazione con le altre persone.
Concordo con il fatto che tutte le tecniche sopra descritte diano un’alta percentuale di successo, ma preferisco utilizzare trattamenti e tecniche il meno invasive possibili e con ripresa veloce. Nei pazienti che non desiderino sottoporsi ad intervento chirurgico effettuo trattamento con tossina botulinica, mentre come operazione chirurgica prediligo prettamente la lipoaspirazione o al massimo (ove consentito) la rimozione chirurgica di losanga cutanea.

* Tutti i contenuti fotografici, grafici e testuali di questo sito sono solo a scopo informativo. I risultati di tutti gli interventi e dei servizi di chirurgia plastica e estetica descritti sul sito possono variare da persona a persona.