Chirurgia plastica dei genitali femminili

La chirurgia intima femminile, già presente da diversi anni negli stati uniti, sta prendendo sempre più piede nel nostro paese con un aumento rilevante di richieste negli ultimi anni.

La causa per la quale le donne si rivolgono al chirurgo plastico per affrontare tali interventi è correlata a problematiche di invecchiamento o funzionali dell’apparato genitale femminile esterno. Ciò si ripercuote inevitabilmente anche sulla sfera intima e sessuale.

Le tecniche chirurgiche e le tecnologie avanzate a disposizione permettono degli ottimi risultati con un ritorno al sociale pressoché immediato.

Perché si ricorre all’intervento di chirurgia estetica dell’apparato genitale femminile

Con il passare del tempo, come qualsiasi altra parte del corpo, anche l’apparato genitale femminile subisce dei cambiamenti di forma dovuti all’invecchiamento. Tale cambiamento viene accelerato anche dalle variazioni ormonali presenti nei periodi pre e menopausa o durante gravidanza. Si assiste cosi ad una perdita di tonicità dei tessuti che possono a volte anche creare problematiche nella sfera sessuale. Le grandi labbra cosi come il monte di Venere si assottigliano e perdono volume, mentre le piccole labbra si allungano verso il basso sino a diventare più lunghe delle grandi labbra stesse.

Un po’ di anatomia

La vulva e il clitoride sono strutture anatomiche dei genitali femminili esterni. La vulva viene delimitata dal monte di Venere superiormente, dalle grandi labbra lateralmente e dal perineo inferiormente e include le seguenti strutture: monte pubico, grandi labbra, piccole labbra, vestibolo vaginale.

Il Monte Pubico (o Monte di Venere) si trova al davanti dell’osso pubico e contiene una quantità variabile di tessuto adiposo.

Le grandi labbra sono due pieghe cutanee che si estendono dal monte pubico verso il basso e coprono lateralmente le piccole labbra. Hanno una quantità variabile di tessuto adiposo.

Le piccole labbra si trovano medialmente rispetto alle grandi labbra e presentano una maggiore quantità di tessuto sottocutaneo.

Il vestibolo vaginale (o vagina) e l’apertura che connette l’apparato genitale esterno con quello interno. Al di sopra di esso e al di sotto del clitoride si trova l’apertura esterna dell’uretra (parte terminale dell’apparato urinario).

Il clitoride si trova nella parte superiore dell’apparato genitale femminile a livello dell’osso pubico dove convergono le due piccole labbra.

Valutazione durante la visita specialistica

Una prima visita è fondamentale per inquadrare quali siano le problematiche presenti e le possibili soluzioni. Nella prima fase il chirurgo plastico ascolta attentamente quali siano le motivazioni che hanno portato la paziente alla decisione di sottomettersi ad intervento chirurgico. Successivamente il chirurgo mediante un attento esame obiettivo visionerà tutte le zone anatomiche valutando eventuali imperfezioni da risolvere ed eventuali segni e sintomi correlati (dolore durante la camminata o durante gli esercizi, ricorrente infiammazione o infezione della zona, riduzione del piacere sessuale, ecc.). Infine dopo aver illustrato alla paziente quali siano le tecniche chirurgiche da poter utilizzare si discuterà dei possibili risultati ottenibili e di tutto ciò che concerne l’intervento stesso.

Quali imperfezioni possono essere riscontrate

A seconda della zona anatomica in questione potremo riscontrare diverse problematiche sia esse di natura estetica che funzionale o di entrambi. Molto spesso si può riscontrare un’ipertrofia delle piccole labbra, ovvero un aumento di lunghezza di esse che in alcuni casi possono superare la lunghezza delle grandi labbra. A livello del clitoride può essere presente un’anormalità della forma che comporta varie problematiche sino ad arrivare ad una parziale o totale occlusione di esso.

Tecniche utilizzate per la chirurgia intima femminile

A seconda delle problematiche e della zona da dover trattare il chirurgo plastico deciderà’ quale sia la tecnica chirurgica più’ adatta da utilizzare. Vediamo di seguito la soluzione ad ogni specifica imperfezione.

Chirurgia intima femminile delle piccole labbra: riduzione di grandezza

Generalmente si effettua tale intervento quando si ha un’ipertrofia (eccessiva lunghezza) delle piccole labbra che può essere accompagnata da sintomi quali dolore durante gli esercizi fisici o anche semplicemente indossando degli abiti stretti, difficoltà a mantenere una corretta igiene della zona. Negli anni la chirurgia intima femminile è andata via via migliorando grazie all’utilizzo di tecniche sempre più nuove. Ciò ha comportato una netta riduzione delle problematiche post-operazione, cosi come una immediata ripresa della paziente subito dopo l’intervento.

La prima tecnica di chirurgia intima femminile per le piccole labbra utilizzata diversi anni fa comportava un’escissione diretta dell’eccesso di tessuto che protude oltre le grandi labbra. La cicatrice che ne residuava era dritta, verticale e posizionata lungo il bordo delle piccole labbra. Ciò non era sempre apprezzato dalle pazienti e in alcuni casi poteva comportare una deformità del bordo cicatriziale.

Nel tempo si sono succedute diverse tecniche, l’incisione a zig-zag, a forma di v, a forma di bastone da hockey, a forma di stella, con resezione inferiore e lembo superiore, con disepitelizzazione, pinch test, riduzione bidimensionale, etc, sino ad arrivare a quelle attuali che riducono al minimo le problematiche sopra citate.

Chirurgia intima femminile del cappuccio clitorideo: riduzione

Un eccesso di cute che circonda il clitoride può ridurre la sensibilità di quest’ultimo ed interferire con una normale attività sessuale. Molto spesso si ricorre alla chirurgia intima femminile per correggere tale deformità in associazione ad una ipertrofia delle piccole labbra.

Chirurgia intima femminile del cappuccio clitorideo: plastica

Pazienti con fimosi (restringimento) del cappuccio clitorideo possono presentare problematiche di disfunzione sessuale e della sensibilità, cattivo odore e difficoltà a mantenere pulita la zona. Ciò è dovuto all’accumulo di fluidi intorno al clitoride per la particolare forma anatomica presente in tale zona. L’intervento chirurgico ha in questo caso lo scopo di separare il cappuccio dal glande.

Chirurgia intima femminile delle grandi labbra: aumento di volume

Molto spesso pazienti che hanno avuto un’importante riduzione di peso si avvicinano alla chirurgia intima femminile in quanto presentano grandi labbra ridotte significativamente di volume e dolore durante l’attività sessuale. Tale inconveniente può essere ovviato mediante lipofilling ovvero innesto del proprio tessuto adiposo prelevato da altra parte del corpo. La quantità di grasso iniettata che viene riassorbita subito dopo l’operazione non è prevedibile a priori. La quantità di grasso che invece rimane nelle grandi labbra sarà stabile definitivamente nel tempo.

Chirurgia intima femminile delle grandi labbra: riduzione di volume

Tale problematica si presenta maggiormente nelle pazienti sovrappeso o obese nelle quali le grandi labbra presentato una eccessiva quantità di grasso. La soluzione più semplice in questo caso è data dalla liposuzione, ovvero rimozione del tessuto adiposo in eccesso lasciando una cicatrice di piccolissime dimensioni. Nel caso dopo la rimozione del grasso in eccesso dovesse rimanere del tessuto cutaneo in eccesso si ricorre alla escissione chirurgica di quest’ultimo.

Chirurgia intima femminile della regione pubica: lifting del monte di Venere

I pazienti obesi presentano una regione pubica aumentata di volume con pelle in eccesso. In alcuni casi è sufficiente rimuovere il grasso in eccesso con semplice liposuzione, mentre nella maggior parte dei casi è necessaria anche un lifting della zona. Ciò può essere ottenuto in concomitanza dell’intervento di addominoplastica o da solo.

Chirurgia intima femminile dell’imene: ricostruzione mediante plastica (imenoplastica)

Molte pazienti ricorrono a tale correzione per ricreare l’imene ovvero una membrana che viene lacerata durante il primo rapporto sessuale o in seguito a traumi.

Trattamenti non chirurgici: infiltrazioni di acido ialuronico

Tale metodica può essere applicata soltanto nei casi in cui la paziente rifiuti l’intervento chirurgico e lì dove vi sia un deficit di volume. Il trattamento va ripetuto ogni 6-12 mesi.

Conclusioni

Sempre più donne ormai di tutte le fasce di età ricorrono alla chirurgia estetica intima sia per problemi puramente estetici, che per problematiche durante la normale vita quotidiana. L’evolversi di sempre più nuove tecniche chirurgiche e di strumentazione all’avanguardia permettono ormai degli eccellenti risultati dati dalla chirurgia intima femminile con una ripresa post-intervento veloce e un ritorno alla vita sociale immediata.

* Tutti i contenuti fotografici, grafici e testuali di questo sito sono solo a scopo informativo. I risultati di tutti gli interventi e dei servizi di chirurgia plastica e estetica descritti sul sito possono variare da persona a persona.